1. Il Paese ha già dato.

    AvatarBy stefano del giudice il 21 July 2015
    0 Comments   8 Views
    .
    Matteo Renzi non ha la barba e neppure i capelli lunghi. Matteo Renzi ,soprattutto, ha passato da tempo i trentatre anni e non risulta che abbia mai tramutato l'acqua in vino o camminato sulla superficie di fiumi e laghetti .
    Nonostante questi dati oggettivi,tuttavia, il Bomba non si smentisce mai e non perde l'occasione di promettere ciò che potrebbe accadere solo in forza di un miracolo: ipotizzare un repentino taglio della pressione fiscale, ad onta di un debito pubblico da urlo e di un PIL asfittico , è infatti qualcosa che può essere promesso solo sperando in un intervento soprannaturale ,specialmente se si fa dipendere la riuscita del progetto da un programma di riforme di mera facciata , più simile ad un cantiere sulla Salerno -Reggio Calabria che ad un organico disegno di riassetto delle istituzioni.
    Ma andiamo con ordine: alleggerire le tasse è di per sè cosa buona e giusta ,specialmente se la pressione fiscale è alta ed insostenibile come in Italia. E' tuttavia altrettanto vero che il nostro debito pubblico è un macigno legato al collo del Paese e questo impone di recuperare altrove il mancato introito fiscale ,segnatamente ampliando la base imponibile e promuovendo in modo forte e concreto l'afflusso di capitali da investire nella creazione di nuova ricchezza.
    Per ridurre davvero le tasse ,insomma, bisognerebbe poter riaprire aziende , far crescere quelle esistenti e reintegrare i troppi disoccupati che abbiamo attualmente sul groppone . Viceversa, tutto resta come prima o forse va addirittura peggio e l'annuncio del premier va in archivio come il frutto di un malaugurato colpo di calore causato da una stagione fuori controllo .
    Quello che servirebbe , insomma, sarebbe un progetto organico che il nostro governo ovviamente non ha ,vuoi per la totale incapacità di costruire uno straccio di politica industriale ,vuoi per l'inadeguatezza di Renzi e dei suoi di fronte al complesso problema delle riforme istituzionali. L'idea del premier e dei suoi ministri,tanto bizzarra quanto malsana, è quella di attirare investimenti dall'estero semplicemente inaugurando l'Expo e taroccando da riforme istituzionali una serie di provvedimenti di scarsa rilevanza, a partire dalla nuova composizione del Senato, senza comprendere che chi guarda all'Italia per investire i propri soldi ha bisogno di ben altro.
    Chiedetevi , se proprio la materia vi riesce ostica, se mai vi siedereste ad un tavolo da poker in cui le regole cambiano ad ogni alzata di mazzo : chi è disposto a giocare e quindi a rischiare ha infatti bisogno di regole certe , ma anche della sicurezza della loro puntuale ed imparziale applicazione. Da questo punto di vista, ad esempio , si comprende agevolmente quanto sarebbe stato più utile mettere mano al codice penale che non alla composizione del Senato della Repubblica ,posto che un Paese in cui le pene sono esemplari ma solo sulla carta ,tanto per essere chiari, non è assolutamente attratti...

    Read the whole post...

    Last Post by stefano del giudice il 21 July 2015
    .
  2. Democrazia in biancoe nero

    AvatarBy stefano del giudice il 19 July 2015
    3 Comments   10 Views
    .
    Le recenti vicende interne , i fatti di Treviso come quelli di Roma, ci insegnano almeno due verità fondamentali che ogni politico ed ogni pubblico amministratore dovrebbero mandare a memoria senza discutere: innanzi tutto ,emerge con chiarezza che l'accoglienza degli immigrati esige una pianificazione , ovviamente fondata sulla razionalità e non sull'ideologia ; in secondo luogo, appare del tutto evidente che l'integrazione non può essere imposta con gli atti autoritativi e con i manganelli ,anche quando sono della polizia .In sintesi, non vi può essere integrazione senza la condivisione di un percorso di reciproco avvicinamento fra le parti attrici del fenomeno.
    Quello che è evidente ,però, è che contravvenire a questi principi di buon senso porta a conseguenze estremamente negative e di esito incerto, come avviene in ogni situazione in cui povertà diverse vengono messe in contrapposizione le une con le altre : la macelleria sociale,insomma , non si realizza solo tassando e tartassando, ma anche semplicemente obbligando i poveri d'ogni razza e religione a mettersi in competizione e farsi la guerra per la sopravvivenza .Se consideriamo ,poi, che le guerre fra poveri sono notoriamente sanguinose e disumane , non è difficile comprendere che ciò di cui stiamo parlando finisce per somigliare molto più da vicino al mattatoio pubblico di Chicago che non alla celebre bottega del poetico Cecchini , il macellaio tutto Dante e braciole che ogni tanto sproloquia in televisione.
    Resta l'impressione ,tuttavia, che qualcosa sia cambiato e non esattamente in meglio : scoperchiato il pentolone di mafia capitale , con il suo retroterra di cooperative , appalti e centri di accoglienza , qualcuno si è accorto che il business degli immigrati non poteva più essere gestito per grandi numeri e che riempire gli alberghi sul litorale o fra le colline poteva danneggiare intere località turistiche .Ecco allora che si cambia registro , con l'idea di frammentare l'accoglienza distribuendo gruppi e gruppetti in giro per lo stivale ,sperando di dar poco nell'occhio : basta un pullman ed ecco che un centinaio vanno a Montebelluna , ottanta a Roma nord e centotrenta nel Varesotto.Se nessuno protesta , tutto bene ,altrimenti il prefetto si inventerà qualcosa ,compresa la requisizione di appartamenti sottratti ai legittimi proprietari in forza di non si sa bene quale pubblico interesse . Se qualcuno si azzarda a protestare, legittimamente o meno, arriva la polizia con manganelli e lacrimogeni.
    Detta così, sembrerebbe poco più che una storia di ordinaria incompentenza , con un governo che ha poche idee ma confuse e qualche prefetto tanto zelante quanto sprovveduto. Ma se un ex ministro della Repubblica come Cecile Kyenge, fin troppo vicina alle esigenze degli immigrati, parla tranquillamente di un nuovo modello di integrazione , basato sulla "semina" di profughi e clandestini , in modo da farli convivere porta a porta con i reside...

    Read the whole post...

    Last Post by Il Khan il 20 July 2015
    .
  3. italialiberata

    AvatarBy stefano del giudice il 17 July 2015
    0 Comments   19 Views
    .
    L'Italia liberata non può essere solo il verso ben riuscito di una ballata di De Gregori.Non può essere neppure un'utopia o uno slogan.
    Deve essere,viceversa, l'idea di un Paese in cui vivere , ben distante dal luogo economicamente depresso e socialmente bloccato in cui oggi trasciniamo le giornate : un'Italia più vicina allo spirito della sua Costituzione,che disegnava una società aperta in cui il merito e la capacità di iniziativa , e non le tessere di partito , facevano da filtro per l'accesso al benessere ed ai posti di responsabilità.
    Questa Italia "ideale " ha faticato a trovare interpreti e cantori ,ma è l'Italia che il sessanta per cento degli italiani desidera e che troppe volte è stata venduta ad un tanto al chilo dalla politica in cambio di un consenso che vale ottanta euro o poco più . Ma proprio perchè "ideale " non è necessariamente "utopia " ,ecco che non è pensabile arrendersi e credere che la mascherata di Renzi e del suo "partito della nazione " sia il miglior modo per nascondere il fallimento: c'è bisogno di un taglio netto con quello che si è fatto o non fatto sino ad ora,ma soprattutto c'è bisogno del coraggio di sparigliare le carte in tavola ed alterare il corso degli eventi.
    Lo Stato italiano ,come un'azienda con troppi debiti, deve trovare la forza e le idee per non essere portato a rimorchio verso il baratro,verso lo spossessamento della sua sovranità e della sua capacità di produrre ricchezza, ma deve fare appello alle sue risorse per tornare ad essere un Paese degno di questo nome, in grado di controllare il suo territorio e di restituire sicurezza sociale ,in tutte le accezioni del termine, ai suoi cittadini .
    Per far questo c'è bisogno di dare un taglio alle troppe ipocrisie ed ai buonismi con cui una certa politica imbonisce il popolo e soprattutto c'è bisogno di ripristinare gli indispensabili supporti di ogni democrazia che si rispetti ,come lo Stato di diritto e la separazione netta fra i poteri : infatti , non è seriamente pensabile un qualsiasi progetto di crescita se gli investimenti,pubblici e privati , non sono incentivati da un panorama legislativo chiaro e da regole del gioco trasparenti nell'enunciazione e nell'applicazione ; non è seriamente pensabile un'idea di ripresa economica , oltre tutto, se la politica non fa un bagno di umiltà e non rinuncia all'idea di risolvere ogni problema solo ed esclusivamente con la leva fiscale spinta sino al terrorismo.
    Tutto questo,però,è chiaro quanto inattuato,perchè in troppi ,a parole ,vendono un impegno che poi nella pratica va esattamente nella direzione opposta. Per questo ,chiediamo uno sforzo a chi ha l'estro e la voglia di tentare il miracolo .Ci vorrebbe un altro Bettino Craxi ,ma non è ovviamente possibile . Berlusconi ? Si,magari proprio Berlusconi , colui che tante volte ha manifestato la capacità di sparigliare le carte in tavola ma che f...

    Read the whole post...

    Last Post by stefano del giudice il 17 July 2015
    .